La fiducia in se stessi è un sentimento importante per il bambino, che lo aiuterà in tutto ii percorso di vita. L’autostima e la sicurezza si costruiscono già da piccoli e nascono dal rapporto con i genitori, per poi arricchirsi grazie alle relazioni con amici, docenti, compagni di sport, allenatori, insegnanti di musica, parenti ecc.

Crescere un bambino che ha fiducia in sé stesso è un compito delicato per i genitori: questo lo sperimento da anni nella mia attività di psicologa. Spesso i genitori stessi si sentono inadeguati per il loro compito. Altre volte riversano sul bambino le loro ambizioni, o ancora, lo inducono a sopravvalutare le sue capacità e a non contemplare l’errore e il fallimento, rendendolo incapace di gestirlo quando si presenterà.

Cosa si può fare per aiutare il proprio figlio a sviluppare la fiducia e l’autostima? Ecco 5 consigli:

Far sentire il bambino al sicuro. Il bambino assorbe e imita ciò che vede. Genitori insicuri, ansiosi e sfiduciati diventano modelli per i figli. Trasmettere un’immagine positiva, in cui la figura del genitore è un punto di riferimento certo, ma non soverchia l’identità del bambino è il primo impegno da prendere per accrescere la sicurezza in tuo figlio;

Dare ai bambini delle responsabilità adatte alla Ioro età. Un bambino che scopre di poter assolvere a dei compiti, acquisisce sicurezza. I compiti devono essere adeguati all’età e alle capacità del bambino: mettere in ordine la cameretta, aiutare i genitori a fare la lista della spesa, essere autonomo nell’igiene quotidiana sono degli esempi di compiti che si possono affidare ai bambino, fino a quando non sarà in grado di svolgerli in maniera del tutto autonoma;


Non sottovalutare e non sopravvalutare le sue capacità. Questo è un altro atteggiamento importante. Se il bambino sente che i genitori non hanno fiducia nelle sue capacità, non svilupperà la sicurezza.
Tuttavia, non è buono neanche convincere ii bimbo che è il più bravo, ii più bello, ii più capace del mondo: questo atteggiamento potrebbe metterlo in difficoltà di fronte ai fallimenti e nei confronti con i pari;

Correggere gli errori e sottolineare le cose buone. Gli errori dei bambini vanno corretti, scegliendo una modalità di comunicazione efficace e non aggressiva. Una cosa fondamentale è non assolutizzare. Se per esempio rompe un vaso in casa, non bisogna dire mai “sei stupido”. Meglio invece riprenderlo per quel singolo episodio. Allo stesso modo, quando fa qualcosa di buono, come svolgere bene un incarico che gli è stato affidato, è bene sottolineare che è stato bravo;

Insegna che può sbagliare. Sbagliare è umano e lo fanno tutti. inculcare al bambino ii mito della perfezione potrebbe sottoporlo a un’ansia da prestazione esagerata, che non lo aiuta ad acquisire fiducia in se stesso. Un buon atteggiamento da parte del genitore è indirizzare ii bambino ad assolvere correttamente a tutti i suoi doveri e a relazionarsi positivamente con le altre persone, ma insegnando che può succedere di sbagliare in buona fede. Per accrescere ia sicurezza dei bambino è anche utile insegnare a rimediare ai piccoli sbagli.

A cura della dott.ssa Elda Castelluzzo – Psicologa, Neuropsicomotricista

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